Crisi del Gas Metano: Perché sentiamo parlare di apertura e chiusura di rubinetti?

Crisi del Gas Metano: Perché sentiamo parlare di apertura e chiusura di rubinetti?

Crisi del Gas Metano: Perché sentiamo parlare di apertura e chiusura dei rubinetti?

Da dove proviene il gas che viene utilizzato in Italia? Perché si parla di crisi e i prezzi stanno salendo alle stelle? Scoprilo con noi...

L’impennata dei prezzi del gas naturale ormai è evidente, ed ha portato inevitabilmente a rincari sul costo di molti altri prodotti. Per le utenze domestiche ed i clienti con un contatore con potenza impegnata inferiore a 16 kW, come avevamo già detto nei post precedenti, il Governo Italiano ha pensato a delle misure di urgenza per non far pesare le spese sui piccoli imprenditori e cittadini privati. Per le aziende però queste agevolazioni non ci sono state, e chi utilizza il gas per lavorare ha iniziato ad accusare il colpo, alcuni hanno dichiarato fallimento.  

Da dove arriva il gas in Europa?

La maggior parte del gas che arriva in Europa proviene dalla Russia, in Spagna però il 30% del metano proviene dall’Algeria. La Germania ieri ha sospeso i lavori per il funzionamento del nuovo gasdotto Nord Stream 2, che andrebbe ad integrare il gas che giunge in Europa sempre dalla Russia attraverso il primo impianto chiamato Nord Stream.

 

 

Il nodo Nord Stream 2

Dopo l’annuncio di Putin di voler riaprire i rubinetti del gas per l’Europa ed un accenno in discesa dei prezzi, la Germania ha comunicato la sospensione della messa in funzione del gasdotto per questioni burocratiche legate alla forma giuridica dell’operatore che deve effettuare la certificazione dell’impianto, necessaria per la messa in funzione. 

Inutile dire che la diretta conseguenza è stato un aumento dei prezzi immediato. 

Forse il nuovo gasdotto Nord Stream 2 potrebbe entrare in funzione nella seconda metà del 2022.

Le guerre del gas

Nonostante si sia discusso più volte sulla necessità di rendere l’Europa indipendente nell’approvvigionamento del gas con il nuovo gasdotto la situazione peggiorerebbe ancora. E il problema non è solo in Europa. 

La guerra per il riscaldamento tra Russia e Ucraina vede le sue origini nel passato, ma il nuovo gasdotto che dovrebbe portare il gas in Europa e che la Germania ha momentaneamente sospeso, passerebbe per il Mar Baltico eliminando il passaggio verso i gasdotti ucraini. 

In Bielorussia, con Lukashenko, che ha tirato in ballo i famosi rubinetti del gas per questioni di politica interna che non riguardano in alcun modo gli approvvigionamenti europei per il gas metano. 

In Marocco, dove l’Algeria ha deciso di chiudere la fornitura di gas dal 1 novembre.

Il pianeta sta affrontando un periodo di crisi e grande transizione, per il momento la previsione è che i prezzi sul mercato non scenderanno prima del 2022. 

 

 

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